CARLO MORELLI, LE ORIGINI E LA STORIA
Carlo Morelli, nacque a Campiglia Marittima (LI) il 6 dicembre 1816 e morì a Firenze il 13 settembre 1879.
Il padre Antonio, proveniente da Castelnuovo di Garfagnana, dopo la laurea in medicina conseguita nel 1813, divenne Medico Condotto a Campiglia Marittima fino alla sua morte avvenuta nel maggio 1850.
Carlo, ereditò dal padre la passione per la medicina e si laureò a Pisa nel 1839 dopoché si trasferì all’Ospedale di Santa Maria Nuova in Firenze nel 1840 dove iniziò il suo tirocinio come medico astante fino a raggiungere il primariato nel 1874.
Egli, già durante il periodo di studi universitari dette prova di avere un carattere poliedrico cercando di spaziare nei diversi campi della medicina e non.
Al centro del cosmo poneva l’uomo, e riteneva che gli sforzi dei medici e degli altri studiosi dovessero concentrarsi nel proporre soluzioni al miglioramento delle condizioni fisiche e mentali degli esseri umani.
In tal senso deve essere intesa la sua passione per la igiene medica. Tutto doveva passare da questa branca di scienza e che solamente attraverso un capillare intervento volto al miglioramento delle condizioni igieniche si potesse giungere al compimento dello scopo: rendere ogni essere umano degno di vivere e di farlo con coscienza e dignità senza degenerare nella pazzia o inedia.
La sua smisurata cultura, accompagnata dal fatto che scriveva e leggeva in: greco, latino, italiano, inglese, francese e tedesco gli permise di avere contatti con tutto il mondo scientifico, scavalcando frontiere e mettendo da parte divergenze politiche accomunandosi con altri scienziati che vedevano in lui un valido condottiero per l’ottenimento dei propri scopi.
Carlo Morelli sviluppò la sua arte trattando tre grandi temi:
- la riforma sanitaria;
- la riforma carceraria;
- la riforma scolastica.
Nel campo medico, il suo primo scritto fu: Progresso e pazzia, un opuscolo ove Morelli analizzava i rapporti tra la Rivoluzione Industriale e la pazzia, esempio di come le moltitudini mal riuscivano a metabolizzare i grandi cambiamenti politici ed economici che, a causa delle pessime condizioni in cui versava la stragrande maggioranza della popolazione, li conduceva alla completa emarginazione: rifugiandosi nel delitto e nella alienazione gettavano la spugna incapaci di poter provvedere a se stessi e alle proprie famiglie andando a disgregare l’elemento principale di ogni società.
In tal senso devono intendersi gli studi fatti sulla Pellagra, sulle malattie endemiche ed epidemiche, sulla riforma della Sanità Marittima, sulla creazione di una Polizia Medica ( l’attuale ASL), e tanti altri argomenti che fanno parte dell’archivio.
Nell’ambito della riforma carceraria, si prende spunto dalla fine del 700, quando negli Stati Uniti andarono a svilupparsi due filoni di pensiero riguardo i metodi di carcerazione. Carlo Morelli, grazie all’incarico ricevuto dal Granduca nel 1854, poté esprimere il proprio parere riguardo l’argomento e con il passare degli anni, i suoi studi furono ripresi tanto che nel 1860 la Riforma Penale approvata dal Ministro Ricasoli, in gran parte prendeva spunto proprio dalle idee di Morelli.
Durante il periodo in cui sedeva alla Camera dei Deputati ( 1866/1870), Carlo Morelli fu membro della Commissione per la Riforma del sistema penale che portò il Parlamento ad approvare la nuova scale delle pene e l’istituzione delle colonie agricole e dei bagni penali.
Per quanto riguarda la questione scolastica, Carlo Morelli iniziò ad occuparsene dal 1860 in poi: dapprima su Firenze collaborando alla riforma delle Scuole Leopoldine e delle Mantellate, e successivamente come riorganizzatore di tutte le scuole fiorentine. Componente del Consiglio Direttivo della Associazione Nazionale per l’Educazione del Popolo ( che tenne la prima seduta nella sede dell’Accademia dei Georgofili nel 1866), si occupò della traduzione dei testi in lingua inglese e francese e della costituzione dei sotto comitati in varie parti d’Italia. Nel 1870 fu nominato Presidente del Comitato Promotore per il Collegio Convitto di Assisi, che fu inaugurato nel 1875 e che della sua storia Coccoluto Ferrigni ( Yorich figlio di Yorich) la descrisse prima a puntate sulla La Nazione e poi trascritta nel suo libro “Le Passeggiate”.
Carlo Morelli fu nominato preside dell’Istituto Tecnico Industriale di Terni e ricoprì altri importanti incarichi sia a Firenze che fuori Toscana.
Egli è sepolto nella Cappella di famiglia nel Cimitero di Soffiano a Firenze.
È difficile riassumere in così poche parole la vita di Carlo Morelli: solamente tramite lo studio dei documenti che fanno parte dell’archivio si potrà avere una visione d’insieme e capire lo spirito di quest’uomo che dedicò anima e corpo agli altri esseri umani.
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